Oggi ho letto questo articolo di Giuseppe Granieri sulla
Stampa
http://lastampa.it/2012/09/30/blogs/terza-pagina/i-book-blogger-possono-uccidere-la-critica-EP7HGw4RAp0LP30FONfhLJ/index.html
segnalatomi sul mio account twitter e la mia anima
Socialnetica si è imbizzarrita. Visti i miei ultimi dieci giorni di lavoro sul
mio autorial/book blog non ho certo potuto resistere.
Secondo Sir Peter Stothard «I book blogger possono uccidere
la critica letteraria e rovinare la letteratura».
Ammetto che il primo pensiero è stato: ma chi è Sir Peter
Stothard? Il giornalista della Stampa mi ha tolto dall'imbarazzo e
dall'ignoranza dicendomi che è un blogger, per anni editore del supplemento
letterario del Times ed il chair del Booker Prize.
Capirete la mia perplessità da neofita del mondo book
blog.
Perchè Sir Peter le dirò in tutta onesta che a me questo
virtualmondo di lettori che si scambiano opinioni, suggerimenti e dove trovi
recensioni per niente patinate anzi spesso divertenti...piace un casino :)
Ammetto anche che quando sono davanti allo scaffale di una
libreria mi viene in mente quello che ho letto nei bookblog che seguo (ancora
devo fare la pagina "blog che seguo" quindi presto capirete di chi
parlo ) e ne sono in parte influenzata. Ovvero se ho letto ottime recensioni e
commenti entusiasti ho resistenza zero all'acquisto - sì, insomma devo averlo
per forza ;) - se ho letto cose negative mi studio la quarta di copertina più a
fondo e provo a leggere le prime pagine, ma se a me piace lo predo lo
stesso.
Quindi secondo la mia personale esperienza di consumatore di
libri e fruitore di bookblog non vedo grandi apocalissi all'orizzonte.
Certo se devo mettermi nei panni del recensore letterario la
questione cambia, la concorrenza è sicuramente spietata...ma che dire: coraggio
e avanti miei cari signori!
A questa concorrenza spietata sono sottoposte tutte le
figure del mondo della comunicazione, gli autori di libri per primi. Il web ci
rende tutti editori di noi stessi, abbiamo tutti la possibilità di esprimerci e
di conquistare un nostro piccolo pubblico. La vera sfida è nei contenuti di
qualità perciò, secondo me, ribadire l'ovvia critica contro i bookblog che
ormai sono una realtà, non serve a niente. La domanda è: che ruolo può
avere oggi il critico letterario nel web? E' uno di quei mestieri destinati a
scomparire? o cambierà "destinazione d'uso" in blogger letterario?
Del resto i libri sono sempre più ebook.
Caro Sir P.S. la ringrazio mi ha dato l'input per iniziare
il mio blog.
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